Erich Fromm: Fuga dalla libertà

 

Fromm E. (1941), Fuga dalla libertà, Milano, Mondadori, 1981.
Questa è considerata l’opera più importante di Fromm, qui sono esposte le sue riflessioni sulle condizioni psico-sociali della società contemporanea. L’uomo tecnologico pur vivendo in uno stato di maggiore libertà rispetto a tutti i periodi storici precedenti, non sa usare la libertà, ciò ha creato condizioni di intollerabile isolamento, spingendo l’individuo verso condizioni di sottomissione. La libertà è un grande valore che bisogna saper utilizzare, diversamente, può diventare un peso insostenibile che può condurre, al conformismo, all’autoritarismo, al sado-masochismo. Le condizioni di fuga, mantengono l’individuo in uno stato regressivo, alla ricerca di eroici condottieri da seguire a cui sottomettersi. Fromm, coglie nelle condizioni socio-economiche, l’essenza dell’autoritarismo e del fascismo, pensa che il pericolo di svolte autoritarie è presente anche nelle moderne democrazie di massa. Quest’opera è un esempio di applicazione della psicoanalisi alla società e alla storia, offre la possibilità ai lettori di vedere più chiaramente il mondo creato dalla scienza e dalla tecnologia esortandolo a non avere paura della libertà.